Quando parliamo di Burkina Faso ci riferiamo ad una nazione dell’Africa Occidentale sud sahariana dal territorio di poco inferiore all’Italia, ma con 1/3 della popolazione, senza sbocchi sul mare. 

La sua situazione socio-politica, con un bassissimo reddito pro capite che lo rende uno dei paesi più poveri del mondo, fino circa al 2015, è stata relativamente tranquilla in termini politici e, infatti, è dal 2004 che la Fondazione Un Raggio di Luce vi opera grazie a progetti diversificati i cui obiettivi generali, al momento, sono quelli di garantire l’assistenza sanitaria, ridurre l’insicurezza alimentare e assicurare l’accesso a risorse primarie come l’acqua.

Le aree di intervento negli anni sono sempre state diverse e numerose e hanno riguardato soprattutto villaggi lontani dai grandi centri abitati, come Yalgho, a Nord, oppure Dissin a Sud.

Purtroppo, dal 2015, la situazione politica è andata progressivamente peggiorando a causa dei Jihadisti islamici. La loro minaccia, inizialmente limitata alla regione settentrionale del Sahel, si è progressivamente estesa ad altre regioni e, in particolare, ad Est del Burkina. 

Le aree più compromesse dalle violenze sono quelle del Sahel, del Centro-Nord e dell‘Est e dal 2021 il conflitto si è diffuso nel Sud e nell‘Ovest del paese, in particolare nelle regioni di Cascades e Southwest. La capitale, Ouagadougou, è stata colpita da tre grandi attacchi nel 2016, 2017 e 2018, ma da allora non si sono più verificati nuovi episodi, proprio come in altre grandi città.

Le conseguenze sono disastrose e il Burkina Faso sta affrontando per la prima volta nella sua storia il grave fenomeno dello sfollamento interno: solo dalla fine del mese di aprile 2022, infatti, quasi due milioni di persone sono sfollate verso il Sud del paese principalmente dal Nord e dall’Est con un conseguente ed inevitabile deterioramento della situazione umanitaria generale, soprattutto in termini di sicurezza alimentare.

Tutto ciò ha portato la Fondazione a spostare e concentrare le proprie attività nelle aree a Sud della capitale, attualmente più tranquille, ma ciò non toglie che migliaia di persone rischia la propria vita a causa di una situazione instabile che al momento non vede soluzioni.

Quello del Burkina è un contesto molto preoccupante; siamo costantemente in contatto con i nostri partner locali, che, con grandissimo impegno e dedizione, mandano avanti le attività progettuali nonostante le numerose difficoltà e criticità. Ci auguriamo pertanto che quanto prima la situazione possa migliorare anche se, al momento, le notizie non sono confortanti.

Nonostante questo, la nostra Fondazione continua a lavorare con impegno in Burkina Faso ed è anche grazie all’aiuto di voi tutti che possiamo continuare a sostenere la popolazione più vulnerabile di questo fragile paese.

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