Il 31 agosto si è celebrato a Jumla, in Nepal, la festa del Gai Jatra.

 Si tratta di una celebrazione in memoria dei defunti, in vigore dal 1600, a seguito della morte improvvisa del figlio del re Pratap Malla.

La tradizione racconta che il re, nel tentativo di consolare la moglie in lutto per la perdita del figlio, chiese alla popolazione e a tutti coloro che avevano perso una persona cara, di uscire in processione per dimostrare la loro vicinanza alla regina.

Questo giorno è anche conosciuto come festa della mucca (gai in nepalese significa mucca) perché si pensa che questo animale, considerato sacro, guidi i defunti al cospetto del dio della morte, assicurando così, l’interruzione del ciclo delle rinascite e il ricongiungimento con il divino.

Quest’anno a Jumla hanno sfilato bambini e giovani vestiti nei modi più stravaganti, spesso con maschere caricaturali di figure spaventose o che ricordavano il muso di una mucca, seguiti da fantocci, canti e tamburi.

La parata si è svolta nel mercato di Jumla, richiamando persone da tutto il Distretto e le celebrazioni sono continuate per circa una settimana, alternando momenti di raccoglimento in famiglia a momenti di pura festa e divertimento.

Il Gai Jatra, nonostante il suo significato originario, è di fatto una festa divertente, quasi comica, che ricorda un po’ il nostro carnevale e che ha come obiettivo quello di portare il sorriso sul volto delle persone in lutto.

La nostra collega Barbara, che si trova proprio a Jumla dallo scorso giugno, ci ha raccontato di questa tradizione e di come stanno proseguendo le attività del progetto “Eguaglianza di genere e supporto alle donne agricoltrici” che ha come obiettivo primario quello di rafforzare il ruolo delle donne nepalesi del Distretto di Jumla ed è finanziato da Fondazione Un Raggio di Luce.

Le beneficiarie vengono aiutate a gestire attività agricole in proprio, attraverso percorsi di formazione e distribuzione di beni.

Ad agosto e settembre è proseguita la formazione agronomica, realizzata tramite una collaborazione fra la ONG Sarbodaya Nepal Jumla, nostro partner locale, e il DADO, l’ufficio governativo nepalese preposto allo sviluppo del settore primario. Le beneficiarie dell’Iniziativa hanno potuto seguire corsi sulla cura delle piante, sulle soluzioni attuabili contro le malattie delle colture e sulle tecniche di protezione dei vegetali dagli insetti. 

Contemporaneamente, è continuata la distribuzione delle sementi adatte alla stagione delle piogge e sono stati consegnati nuovi utensili agricoli, tra cui cestini, necessari per il trasporto dei raccolti.

Infine, sono state organizzate visite al mercato e incontri tra gruppi di agricoltori di diverse municipalità, per favorire uno scambio di competenze a buone pratiche.

Tutte le attività sono state monitorare dalla nostra collega Barbara, rappresentante di Fondazione un Raggio di Luce nel Paese.

Grazie alla sua presenza sul campo, in questi mesi abbiamo potuto seguire dettagliatamente il progetto, ma anche conoscere molti aspetti ed eventi che contraddistinguono l’antica e ricca cultura nepalese, come la festa del Gai Jatra.