Fra i grandi meriti di Luigi Bardelli campeggia certamente quello di essere riuscito a portare alla ribalta e a cancellare lo stigma della disabilità facendo uscire dalla reclusione e dalla solitudine tante persone diversamente abili. L‘attenzione al mondo dell‘handicap ha fatto di lui un pioniere. Insieme a don Renato Gargini e ad un gruppo di collaboratori ed amici, in tempi davvero difficili, è riuscito a far emergere dall’oscurità e dall’emarginazione un mondo, quello dell’handicap, relegato ai margini della società: prima di loro, a Pistoia, i ragazzi con handicap vivevano sepolti in casa, inesistenti alla società e allo Stato come le loro famiglie. Dopo di loro, tante realtà sono fiorite, ma tutte “eredi” di quella primigenia esperienza, fino ad arrivare a quella vera e propria eccellenza che è la Fondazione MAIC, con la magnifica sede inaugurata pochi anni fa.

Anche la Fondazione Un Raggio di Luce ETS, che quest’anno festeggia venti anni di attività, si è impegnata dove il bisogno c‘è sia nel contesto locale che in quello internazionale – Africa, Indonesia, America Latina - trovando sempre in Luigi e in tvl ospitalità, competenza ed interesse, in uno spirito di collaborazione di cui saremo sempre grati. Innovatore nella comunicazione e nell‘impegno sociale non potevamo non incontrarci e collaborare perché i valori che ci animavano, in fondo, erano gli stessi: attenzione agli ultimi, agli “scartati” della società, fiducia nell’uomo, soprattutto nelle donne quando vivono ai margini della società ed impegno per la pace.

La nostra città perde non solo un bravo comunicatore, ma, anche in questo caso, un visionario che tra i primi comprese, da profondo credente, il valore della TV come apostolato e come mezzo per fare cultura. Amava dire che Tvl era una televisione cabriolet, ossia priva di coperture ideologiche: semmai uno spazio aperto a chi non ha voce e attento ai problemi del territorio.

Come non parlare, poi, dell’impronta cristiana che Luigi ha dato a tutta la sua vita e alla meravigliosa famiglia con cui tutto ha condiviso.

Un altro aspetto che vorremmo evidenziare è stato il suo interesse per lo sport, mai sottovalutato, con un occhio di riguardo alle squadre locali di calcio e basket.

Ci ha lasciato dopo aver dato l‘ennesima disponibilità a trasmettere una puntata di Canto al Balì dedicata agli obiettivi della pace in vista di un convegno che si è poi tenuto venerdì 10 maggio scorso nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale. Avrebbe guidato lui la trasmissione due giorni prima dell‘evento, nonostante l‘aggravarsi delle condizioni di salute. E questo a riprova delle sue profonde motivazioni umanitarie, con un costante riferimento al pensiero di Giorgio La Pira che ha ispirato tutta la sua esistenza: lo ricordiamo in una memorabile intervista al grande sindaco di Firenze.

Un Raggio di Luce

Fondazione ETS