Nel Burkina Faso, nel cuore del dipartimento di Kombissiri, c‘è un piccolo villaggio chiamato Tuili, immerso nella provincia del Bazèga.

Sebbene non sia una meta turistica conosciuta, questo luogo rappresenta un esempio interessante di vita rurale nella regione del Centro-Sud. Tuili è dotata di un centro di salute e promozione sociale, essenziale per la comunità locale perché garantisce accesso ai servizi sanitari di base. La cultura in questa zona è ricca di tradizioni e usanze che riflettono la storia e l‘identità del Burkina Faso.

Inoltre, il paesaggio naturale circostante è caratterizzato da una flora e fauna tipiche del Sahel, con savane aperte che ospitano diverse specie animali e vegetali.

Purtroppo in questo bel villaggio, ricco di tradizioni e di storia, scarseggia l’acqua, così come in tanti altri villaggi del Sahel. Nella zona esiste ormai da parecchio tempo un bacino artificiale (chiamato localmente “barrage”) che raccoglie l’acqua piovana la quale, fino a pochi anni fa, rimaneva a disposizione della popolazione per tutto l’anno. Recentemente però, a causa dei cambiamenti climatici, il bacino si prosciuga spesso soprattutto nella stagione secca, creando alla popolazione locale non poche difficoltà.

Per questo è stato richiesto l’intervento della Fondazione, per procedere alla perforazione di un nuovo pozzo di profondità che garantisca acqua potabile alla popolazione locale per tutto l’anno.

Nei mesi di giugno e luglio di quest’anno abbiamo proceduto quindi, in collaborazione con il nostro partner locale, alla perforazione del nuovo pozzo per la gioia di tutta la popolazione che si è riunita preventivamente a più riprese per stabilire insieme ai tecnici il posto più appropriato per installare il nuovo impianto. Il pozzo è stato attrezzato con pannelli solari e bacino di raccolta in modo da avere a disposizione acqua continuativamente anche in caso di mancanza di sole.

La soddisfazione della popolazione locale è stata moltissima ed è già stato creato un comitato per la gestione (COGES) del pozzo stesso, in modo che l’impianto idrico possa rimanere attivo e funzionante per tutto il tempo che sarà necessario, grazie alla cura e alla manutenzione che la popolazione locale stessa fornirà.